domenica 19 giugno 2011

LIBERIAMO LA NOSTRA TERRA


Da quando è iniziata quest’avventura scabrosa dell’italiaunita, il popolo napolitano non ha avuto più bene. Ultimamente si moltiplicano a dismisura gli animi napolitani con la voglia di fare qualcosa contro il sistema italiano nordista, specialmente dopo il proliferare di denunce scritte da comitati popolari e dalla sempre maggiore uscita di libri che mettono in evidenza il perché si è fatta l’italia e il come sono riusciti a fare della Napolitania una colonia interna.
Oltre tutto siamo costretti a subire impassibili alle false accuse di deficienza nazionale e a offese che gratuitamente i signorotti verdastri lanciano contro di noi popolo napolitano. Così oltre ad essere definiti sporchi, puzzoni, inetti, terroni, colerosi, meridionali, inferiori, senza mai ricevere il privilegio di essere definiti italiani se non quando indossiamo una divisa, dobbiamo essere attaccati continuamente dai buzzurri verdastri che ci fanno sentire la mano del padrone quando ci minacciano di non preferire i professori meridionali al nord. Ebbene, nessun meridionale e/o meridionalista che siede alla stessa tavola romanista e milanista del Bossi, ha preso parola e gridato alla vergogna, così come dovrebbe fare ogni rappresentante della nostra gente. Questo è razzismo pulito!

E poi ci usano come colonia allo stesso momento, lanciando l’idea di sfruttare di più il petrolio lucano per tenere bassa la bolletta energetica. Questo è un sopruso che l’oppressore italiano attua nei confronti di un italia meridionale sempre più colonia per favorire gli interessi del settentrione.
Per questo motivo io dico BASTA! Stiamo vivendo una guerra silenziosa, fredda, iniziata 150 anni fa e che solo dopo i primi dieci anni di rivolta sono riusciti a corrompere la plurisecolare nazione napolitana. Ora è venuto il momento di riprenderci la nostra dignità di nazione, il nostro orgoglio di popolo e il nostro onore di Patrioti, perché se fino ad ora abbiamo subito vergognosamente, è anche vero che è venuto il momento di riprenderci da soli il nostro futuro. Questo lo dobbiamo ai nostri avi che combatterono per le nostre terre e che furono definiti briganti. Lo dobbiamo ai nostri figli che possano ritornare a vivere nella propria terra natia senza emigrare.
C’è una guerra in atto? Bene! Ma da oggi non subiremo più in silenzio, chi è silenzioso si rende complice del sistema oppressivo italiano. Perciò dobbiamo rispondere ai vili attacchi dei buzzurri settentrionali. Come? Ebbene loro vogliono boicottare i nostri professori, lavoratori costretti a lavorare altrove? E noi risponderemo boicottando i prodotti settentrionali. Tutto il popolo, tutta la Napolitania si deve mobilitare per dare una risposta a questi infami. “NON SI COMPRINO PIU’ PRODOTTI SETTENTRIONALI”. Questo è il messaggio che dobbiamo coltivare da questo momento in poi e così vediamo se siamo la loro colonia o se siamo un popolo orgoglioso di essere napolitano.
Viva la Napolitania Libera!

Antonio Iannaccone
Portavoce del FLN – Fronte di Liberazione della Napolitania





LIBERIAMO LA NOSTRA TERRA

Già in passato si è dato spunto nel comprare i nostri prodotti meridionali preferendoli a quelli settentrionali. L’Associazione culturale neoborbonica promosse il comprasud, invogliando proprio a comprare prodotti fatti dalle aziende del sud. Ma l’idea non è stata diffusa. Qualcun altro ha usato l’idea per altri scopi ed anche movimenti politici meridionalisti hanno più volte usato questo slogan. Però noi riteniamo che ciò non sia uno slogan, ma è l’unica arma che abbiamo per contrastare le porcate dello stato italiano che ci opprime.

Ultimamente noi del FLN-Fronte di Liberazione della Napolitania ci siamo dedicati al boicottaggio dei prodotti settentrionali, usando ogni mezzo possibile, in particolare il web, così come ha fatto anche la pagina Briganti e non solo.
Perciò noi del FLN abbiamo elaborato il messaggio rinnovandolo nelle direttive che le persone semplici possono attuare, creando un volantino da consegnare a parenti, amici, vicini e conoscenti. Magari consegnandolo a tutti i passanti delle strade delle nostre città.

Per questo motivo si chiede la collaborazione di tutti i cittadini della Napolitania, dagli Abruzzi alla Basilicata, dal Molise alla Calabria, dalla Puglia alla Campania, di scendere in campo a difendere il proprio onore di popolo e nazione mediante un piccolo gesto di diffusione dello stesso volantino qui in appresso pubblicato. Non ci vuole molto per essere dei validi Patrioti, basta un po’ di volontà e spirito d’iniziativa.

Per fare volantinaggio non c’è bisogno di autorizzazione alcuna, che serve solo in caso di occupazione di suolo pubblico con tavolini o gazebo. I volantini possono essere dati a chiunque incontriate per le strade e volendo si possono mettere anche nelle cassette della posta. Il messaggio è importantissimo ed è urgente che tutti ne vengano a conoscenza.

Il volantino può essere stampato su foglio A4 avanti e retro; tagliato a metà fuoriescono 2 volantini pieghevoli scritti dentro e fuori in ogni lato, pratici e tascabili. Altrimenti si può scaricare la versione unica stampabile su un solo lato.



FLN – Fronte di Liberazione della Napolitania Il Direttivo da: http://fln.eu.com/archives/171

Nessun commento:

L 'INDIPENDENZA

L'Indipendenza
I N D I P E N D E N C Y
Oggi, amici, vi dico di non indugiare oltre, e non disperarsi neanche di fronte alle difficoltà che oggi ci vengono messi dinnanzi. Io voglio, che un giorno la nazione Napolitana si sollevi e faccia valere i propri diritti, e cioè che tutti gli uomini sono stati creati uguali e quindi che non ci sia più emigrazione, ma che ogni meridionale possa trovare il proprio lavoro nel suo territorio come fanno gli italiani del nord. E’ un nostro diritto inalienabile. Io voglio, che un giorno, i nostri figli possano aver la scelta di vivere, lavorare e morire, nelle nostre terre, nelle nostre città, nella felice patria dei nostri avi, che pur combattendo non riuscirono a scrollarsi di dosso le malandrine mani di tiranni antichi e moderni, che hanno ucciso, distrutto e saccheggiato, alla pari dei barbari distruttori dell’Impero Romano, ma non ricordo Unni, Vandali o Goti, che abbiano deportato i propri nemici in lager e poi sciolti nella calce viva, o che per rappresaglia abbiano infierito sulla popolazione inerme, squartando e violentando donne e bambini colpevoli solo di appartenere alla resistenza del popolo invaso. Io voglio, che un giorno persino le organizzazioni internazionali, a iniziare dall’ONU, riconoscano, come gia hanno sottoscritto in più trattati, il diritto costituzionale di un popolo ad esistere, in quanto, gli abitanti del Sud della penisola italica sono un popolo con eguale cultura, storia, religione e vita sociale, e questo ci dà il diritto ad avere un proprio governo, e a proclamarci stato indipendente.
Quando nel corso di eventi umani, sorge la necessità che un popolo sciolga i legami politici che lo hanno stretto ad un altro popolo ed assuma tra le potenze della terra lo stato di potenza separata ed uguale a cui le Leggi della Natura e del Dio della Natura gli danno diritto, un conveniente riguardo alle opinioni dell'umanità richiede che quel popolo dichiari le ragioni per cui è costretto alla secessione. Noi riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita , la Libertà , e la ricerca della Felicità; che per garantire questi diritti sono istituiti tra gli uomini governi che derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati; che ogni qualvolta una qualsiasi forma di governo tende a negare questi fini, il popolo ha diritto di mutarla o abolirla e di istituire un nuovo governo fondato su tali principi e di organizzarne i poteri nella forma che sembri al popolo meglio atta a procurare la sua Sicurezza e la sua Felicità. Certamente, prudenza vorrà che i governi di antica data non siano cambiati per ragioni futili e peregrine; e in conseguenza l'esperienza di sempre ha dimostrato che gli uomini sono disposti a sopportare gli effetti d'un malgoverno finché siano sopportabili, piuttosto che farsi giustizia abolendo le forme cui sono abituati. Ma quando una lunga serie di abusi e di malversazioni, volti invariabilmente a perseguire lo stesso obiettivo, rivela il disegno di ridurre gli uomini all'assolutismo, allora è loro diritto, è loro dovere rovesciare un siffatto governo e provvedere nuove garanzie alla loro sicurezza per l'avvenire.
Tale è stata la paziente sopportazione del popolo del SUD Italia e tale è la necessità a mutare la sottomissione ai governi dell’attuale stato, che sono stati storia di ripetuti torti e soprusi, tutti diretti a tenere sottomesso il popolo di questo territorio, sin da quando era unito come popolo delle Due sicilie.
Per dimostrarlo ecco che si sottopongono all'esame di tutti gli uomini imparziali e in buona fede i fatti dei continui governi.
1. Hanno sempre schivato la necessità di fare leggi per promuovere la vera rinascita economica e sociale, necessarie per le persone del luogo, dopo che dall’invasione senza dichiarazione di guerra del 1860, tutto il territorio in discussione, fu barbaramente razziato, spogliato di ogni risorsa industriale per favorire il nord del paese e tenuto chiusi gli istituti scolastici e università per divulgare l’ignoranza e favorire l’emigrazione fino ad allora sconosciuta a questo popolo. Ed ha costretto i nostri concittadini fatti prigionieri a portare le armi contro il loro paese, i loro conterranei e a diventare carnefici dei loro amici e confratelli, o a cadere uccisi per mano di questi. Scatenando una guerra lunga dieci anni e disprezzando i patrioti legittimisti verso l’opinione pubblica mondiale con l’appellativo di briganti, mentre invece erano loro i tagliatori di teste e squartatori di donne.
2. Pur avendo questo territorio una popolazione superiore al resto dello stato italiano, hanno fatto in modo sin dall’inizio, che non ci fossero troppi rappresentanti in parlamento, così che sempre in minoranza, non si è mai potuto far valere i diritti del popolo.
3. Hanno favorito lo sviluppo di un’area del paese(quella del nord), trascurando, volontariamente, i diritti e i bisogni della popolazione meridionale, preoccupandosi solo che potessero arrivare in buone condizioni a lavorare nelle fabbriche stanziate tutte al nord, perchè avevano bisogno di manodopera.
4. Hanno favorito la nascita della criminalità organizzata(camorra, mafia, ndrangheta, Scu)qualificando noti criminali come funzionari statali, sindaci, governatori, consiglieri, sollevandoli al rango di politici mediante i quali tengono sotto controllo il territorio e lo stesso popolo, stando bene attenti ad ogni segnale di recupero e facendo in modo che non ci sia rinascita popolare. E lì dove i governi locali sono stati ritenuti sciolti per associazione mafiosa, viene a governare un commissario speciale dello stato, così che i governi hanno poteri diretti su questi territori.
5. Hanno stabilito nuove cariche, tra familiari loro, istituendo nuovi organi d’ufficio e stabilendo nuovi stipendi esagerati solo per generare nuove tasse e balzelli che il popolo, nel suo modo di vivere arrangiandosi e non avendo avuto un lavoro, non riesce a pagare.
6. Hanno fatto in modo che, non avendo un lavoro e volendo lavorare, i meridionali si dedicassero alla carriera militare o nella Polizia per poter guadagnare uno stipendio, ma con il rischio di morire per le strade o peggio ancora, trovando la morte in terre lontane, quando, è bene che si sappia, un Duosiciliano non ha mai fatto guerra a nessuno essendo pacifico e di spirito allegro.
7. Con la scusa di faide mafiose, hanno mandato sempre più spesso i militari per le strade delle città del Sud, sovrapponendosi alle autorità locali. Una vera e propria azione coloniale degna del XIX secolo.
8. Hanno fatto in modo così, di far nascere un certo odio tra le popolazioni del nord e il popolo duosiciliano, il quale è sempre deriso, schernito e soggetto,nel tempo, a maltrattamenti fisici fino ai primi del ‘900 e ora a maltrattamenti psichici.
9. Hanno fatto in modo che al Sud le tasse sono superiori a quelle del nord, come le quote assicurative, che arrivano anche al 300%. Vita, Libertà, Giustizia e Felicita non sono tutelate nei territori di questo popolo:le Due Sicilie.
10. Hanno sradicato la nostra radice storica, trasportando al nord tutto ciò che di buono avevamo. Siamo stati derubati in tutti i sensi e soprattutto insegnandoci a scuola delle menzogne per quanto riguarda il risorgimento, manipolando le nostre menti e rendendoci, così, schiavi dell’invenzione del meridionale sporco e nullafacente.
11. Non hanno ascoltato le grida di aiuto di ognuno di noi che hanno continuato a scrivere ai vari governi e capi di stato, da qualsiasi canale e ultimamente anche via web, ma le mancate risposte e i loro silenziosi comportamenti non trovano eguali tra i monarchi di un tempo, e sono del tutto indegni di un capo di una nazione civile e moderna. Sono di questi governi italici tutte queste e altre azioni, per mezzo delle quali si può definire un tiranno, inadatto a governare un vero popolo libero. Infatti visto che non c’è più niente da rubare al popolo duosiciliano, il peso delle malefatte storiche e dell’incapacità governativa, sta ricadendo anche sui popoli del nord. Dobbiamo perciò, necessariamente rassegnarci alla separazione dal resto dell’Italia e che per diritto internazionale e divino la Napolitania deve essere uno Stato Libero e Indipendente, distaccandosi da Roma capitale d’Italia e che, come tale, ha pieno potere di contrarre alleanze, stabilire commercio e compilare tutti gli altri atti e le cose che gli stati indipendenti possono a buon diritto fare. E in appoggio a questa dichiarazione, con salda fede nella protezione della Divina Provvidenza, reciprocamente impegniamo le nostre vite, i nostri beni e il nostro sacro onore.
Antonio Iannaccone