lunedì 7 settembre 2009

Sul MpA e su Zitara

Riceviamo da Andrea Balìa , dirigente de L'Altro Sud, e postiamo,sottolineando che reputiamo molte parti dell'articolo condivisibili, ci perdonerà l'amico Andrea, se ci permettiamo, approfittando dello spunto datoci dall'articolo, di allegare un paio di nostre considerazioni.Visto che sappiamo , da agenzie di stampa, che L'Altro Sud ha partecipato, come invitato, ieri alla conferenza indetta dall'MPA a Napoli, cosa ovviamente assolutamente lecita e siamo certi in assoluta buona fede, e visto che l' Altro Sud , come altri Partiti/Movimenti che hanno partecipato alla sopracitata conferenza, ha sottoscritto in data 11/07/2009 una Proposta Comune in cui si dice testualmente che lo scopo della Proposta è di "Cercare di aggregare tutti i movimenti meridionalisti sganciati dall’attuale sistema partitocratico nazionale", visto le critiche ben argomentate e che condividiamo di Balìa verso l'Mpa, approfittiamo dell'occasione per auspicare, che l'Altro Sud prenda una posizione chiara, decisa e inequivocabile di presa di distanza dall'MPA, che ci risulta non solo far parte a pieno titolo del sistema partitocratico nazionale , ma addirittura essere parte integrante dell'attuale governo di centrodestra che, come a tutti arcinoto, sta perseguendo una politica antimeridionale come da anni non se ne vedeva.Quanto sopra al fine di stoppare sul nascere ogni possibilità di polemiche pretestuose e al fine di sgombrare il campo da possibili fraintendimenti che potrebbero insorgere verso gli altri Movimenti/Partiti che hanno sottoscritto la proposta comune, nonchè per chiarezza verso tutti i militanti dei Partiti/Movimenti in questione.Ovviamente ci auguriamo che lo stesso vogliano fare gli altri Partiti/Movimenti che hanno condiviso la proposta e che ieri hanno partecipato, come invitati , alla conferenza sopracitata.Per quanto riguarda Il Partito del Sud, confermiamo sia la nostra avversione verso L'MPA e, coerentemente con quanto sottoscritto meno di due mesi fa, verso tutti i partiti facenti parte dell'attuale sistema partitocratico.Confermiamo inoltre,come sempre, la nostra volontà a continuare , sulle basi già definite, la ricerca di una più stretta collaborazione politica con tutti i Partiti/Movimenti realmente meridionalisti.
Di Andrea BalìaTempo fa scrissi delle considerazioni oggettivamente un pò “forti” sui contatti tra i Comitati Due Sicilie e l’MpA. Furono pubblicate anche da “il Brigante” e suscitarono la reazione risentita di Fiore Marro.Ancora oggi l’amico Fiore me lo ricorda spesso, pur se i toni erano dovuti più alla rabbia di un meridionalista di “cuore” come egli dice che io sia che ad un’avversione pregiudiziale nei confronti dei CDS, verso i quali non ho mai avuto alcun livore che fosse tale o giustificato. Ad onor del vero Fiore, per dirla tutta, dice che io sarei un meridionalista di “cuore” e non di “testa” o addirittura senza “testa”. Condivido la prima parte ma, con presunzione, non la seconda : ritengo d’essere un meridionalista di “cuore” sì, ma anche di “testa”; una cosa non ritengo escluda l’altra.Ora con Fiore ci siamo chiariti, ma nella sostanza le mie opinioni attuali non sono molto dissimili da allora e, nel frattempo, le dichiarazioni di Zitara aggiungono altro sale nella ferita.Zitara, come per tanti di noi, lo ritengo un maestro e uno dei responsabili del mio modo di vedere la politica ed il meridionalismo. Ritengo, anche qui con presunzione, d’essere davvero fra i suoi fans più accaniti tra quelli da prima linea. Tant’è che quando qualche anno fa il maestro pubblicò in internet lo statuto e la nascita d’un suo Partito Separatista scaricai immediatamente il modulo d’adesione e glielo rinviai sottoscritto. Mi rispose subito complimentandosi perché ero stato il primo; in pratica avevo l’ideale prima tessera. Questo per dire della stima e la condivisione quasi totale alle sue idee.Ora Zitara ha invece partorito l’idea che bisogna credere nel MpA che sarebbe la strada, il cuneo, il grimaldello che porterebbe al riscatto del Sud.
Aggiunge anche che Lombardo sarebbe simpatico e starebbe, per l’appunto, raccogliendo numerose simpatie.Non posso purtroppo esimermi dall’interloquire direttamente col maestro esponendogli alcuni quesiti :
1) “Caro maestro, davvero crede che la simpatia sia un elemento determinante per scelte politiche? Potrà al massimo aiutare, ma non tanto di certo da determinare scelte! Non so se Lombardo risulti davvero tale, ma non mi pare che sia una sua peculiare caratteristica, e non vedo frotte di gente ammaliata da questa sua presunta peculiarità!”2) “Perché se Lombardo ama tanto il Sud, solo un anno dopo si è affrettato a cancellare proprio la parola SUD dal suo simbolo? Le pare un buon segnale?Le pare qualcosa che renda, per assurdo, più credibile il suo partito e lo renda più allettante agli occhi d’un meridionale? “3) “ Un partito che contempla vecchie cariatidi democristiane come Scotti o amicizie con gente come Cuffaro le pare debba meritare credito per le nostre future sorti?”4) “ Lombardo sì è affrettato a reclamare al governo, anche giustamente, la parte di fondi FAS dovuta alla Sicilia. Perché un paladino presunto del Sud non ha fatto la battaglia per tutto il Sud e solo per la Sicilia? Per quale bieco servilismo una volta ottenuto lo sblocco dei 4,3 milioni d’euro per la Sicilia (tra l’altro non donati ma dovuti!) s’è scapicollato a ringraziare in tutte le salse il Cavaliere e a lodarlo e magnificarlo per tanta magnificenza? “5) “Se Lombardo crede tanto nel riscatto del Sud e merita la nostra attenzione, perché è alleato nell’attuale governo con quel personaggio da tragica operetta che è il Cavaliere, con quella feccia di razzisti e esempio d’incultura antimeridionalista che è la LEGA, con quei portaborse di terzo livello democristiano e craxiano che sono l’avvilente corte dei miracoli governativa, con ministre di dubbi meriti ma di “chiara fama ? “6) “Se Lombardo vuole essere la forza che ci aprirà la strada meritando il nostro consenso, perché non viene fuori dal governo, dando così un forte segnale sulla sua credibilità, prendendo le distanze da una banda di cialtroni ? “7) “Non le pare che non votando ogni tanto qualcosa in parlamento, ma aderendo troppo spesso a leggi e iniziative scandalose, e spesso contro il Sud, questo sia troppo poco per dare al MpA la patente di difensore vero del Sud? “8) “ Se come sembra ormai certo l’ MpA ha ricevuto (come denunciato in Tv dalla Gabbianelli, e non smentito ufficialmente) un notevole contributo in soldi dalla Lega Nord al momento della sua costituzione, la cosa le pare normale e da ascriversi al merito e alla trasparenza di questo partito? “9) “ Va bene cavalcare l’onda dell’opportunismo preelettorale, va bene il non valore delle vecchie ideologie ma esistono dei limiti. Non le pare improponibile un partito che alle provinciali s’allea e fa manifesti con la Destra dei fascisti di Storace? “10) “Quali meriti particolari le pare abbia il partito di Lombardo per essere individuato come la strada da seguire se non quello di chiamarsi Movimento per l’Autonomia? Le sembra sufficiente un nome che abbia la parola Autonomia per meritarsi credito? “11) “Se l’alleanza governativa del MpA è solo un fatto (comunque non accettabile) strumentale, perché Lombardo, anche quando protesta per qualcosa, s’affretta sempre a dichiarare che la loro alleanza col governo comunque non è in discussione? “12) “ La presenza del MpA al governo non è giustificata nemmeno dai numeri che non le permettono d’incidere nelle decisioni (come è riscontrabile dalla deriva leghista in leggi e indirizzo), e quindi non le pare che la funzione del MpA non è quella di controaltare alla Lega, ma bensì d’una copertura a Sud del governo con funzione calmieratrice? “13) “ Un partito che dovrebbe essere un punto di riferimento per il Sud, come può avere un tasso così basso di spirito identitario, e, pur senza scadere in nostalgia, essere così a digiuno ( come riscontrabile facilmente nei suoi rappresentanti soltanto colloquiandoci) sulla storia, i meriti e i tragici eventi del nostro martoriato Sud? “14) “ Se il fenomeno Poli Bortone, nonostante la sua uscita ufficiale dal PDL, lascia tanti dubbi su un eventuale appoggio esterno comunque al Centrodestra, per quale sacrosanta ragione Lombardo che invece dal governo e dalle sua alleanze non esce e non ne prende le distanze, dovrebbe essere più credibile? “15) “Se, come qualcuno sostiene, il problema non è nel fatto che Lombardo e il suo partito siano migliori di altri, ma sarebbe solo un modo per entrare nella politica ufficiale, allora perché dovremmo dar credito più a lui rispetto ad altri che, strumentalmente o no, dichiarano di voler dare attenzione al Sud? Solo per la parola Autonomia contenuta nella dicitura del suo partito? “16) “ Lei sì è battuto per l’indipendentismo, rifiutando coerentemente disponibilità ad operazioni meridionaliste che non lo prevedevano, ed ora passando all’ipotesi MpA non le sembra di passare da un estremo all’altro ? Non le sembra di, involontariamente, creare confusione in chi la segue da sempre? Non pensa così di toglier peso e credibilità alle sue parole ed opinioni? “17) “ Lei dice che intravede solo “mezze cartucce” tra i leaders dei movimenti meridionalisti e, pur essendo condivisibile e poco confutabile ciò, le pare questo sufficiente a proporre il traghettamento del meridionalismo con signori della vecchia politica istituzionale ? “18) “ Pur comprendendo la sua ( più che giustificata) stanchezza rispetto alla lunga, e ahimè spesso per nulla incidente, battaglia che Lei conduce da decenni, non crede sia più onorevole, preferibile e dignitoso per noi tutti conservare almeno le distanze da una certa politica.Permettermi di chiedere queste cose al maestro Zitara mi crea una sensazione d’imbarazzo oltremodo fastidiosa, ma in tempi in cui essere d’opinione diversa sta per essere ufficializzato come un reato da discutere in tribunale, non ho ritenuto giusto esimermi di dar voce alla mia d’opinione che presumo condivisa anche da altri.
da: http://partitodelsud.blogspot.com/

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L 'INDIPENDENZA

L'Indipendenza
I N D I P E N D E N C Y
Oggi, amici, vi dico di non indugiare oltre, e non disperarsi neanche di fronte alle difficoltà che oggi ci vengono messi dinnanzi. Io voglio, che un giorno la nazione Napolitana si sollevi e faccia valere i propri diritti, e cioè che tutti gli uomini sono stati creati uguali e quindi che non ci sia più emigrazione, ma che ogni meridionale possa trovare il proprio lavoro nel suo territorio come fanno gli italiani del nord. E’ un nostro diritto inalienabile. Io voglio, che un giorno, i nostri figli possano aver la scelta di vivere, lavorare e morire, nelle nostre terre, nelle nostre città, nella felice patria dei nostri avi, che pur combattendo non riuscirono a scrollarsi di dosso le malandrine mani di tiranni antichi e moderni, che hanno ucciso, distrutto e saccheggiato, alla pari dei barbari distruttori dell’Impero Romano, ma non ricordo Unni, Vandali o Goti, che abbiano deportato i propri nemici in lager e poi sciolti nella calce viva, o che per rappresaglia abbiano infierito sulla popolazione inerme, squartando e violentando donne e bambini colpevoli solo di appartenere alla resistenza del popolo invaso. Io voglio, che un giorno persino le organizzazioni internazionali, a iniziare dall’ONU, riconoscano, come gia hanno sottoscritto in più trattati, il diritto costituzionale di un popolo ad esistere, in quanto, gli abitanti del Sud della penisola italica sono un popolo con eguale cultura, storia, religione e vita sociale, e questo ci dà il diritto ad avere un proprio governo, e a proclamarci stato indipendente.
Quando nel corso di eventi umani, sorge la necessità che un popolo sciolga i legami politici che lo hanno stretto ad un altro popolo ed assuma tra le potenze della terra lo stato di potenza separata ed uguale a cui le Leggi della Natura e del Dio della Natura gli danno diritto, un conveniente riguardo alle opinioni dell'umanità richiede che quel popolo dichiari le ragioni per cui è costretto alla secessione. Noi riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita , la Libertà , e la ricerca della Felicità; che per garantire questi diritti sono istituiti tra gli uomini governi che derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati; che ogni qualvolta una qualsiasi forma di governo tende a negare questi fini, il popolo ha diritto di mutarla o abolirla e di istituire un nuovo governo fondato su tali principi e di organizzarne i poteri nella forma che sembri al popolo meglio atta a procurare la sua Sicurezza e la sua Felicità. Certamente, prudenza vorrà che i governi di antica data non siano cambiati per ragioni futili e peregrine; e in conseguenza l'esperienza di sempre ha dimostrato che gli uomini sono disposti a sopportare gli effetti d'un malgoverno finché siano sopportabili, piuttosto che farsi giustizia abolendo le forme cui sono abituati. Ma quando una lunga serie di abusi e di malversazioni, volti invariabilmente a perseguire lo stesso obiettivo, rivela il disegno di ridurre gli uomini all'assolutismo, allora è loro diritto, è loro dovere rovesciare un siffatto governo e provvedere nuove garanzie alla loro sicurezza per l'avvenire.
Tale è stata la paziente sopportazione del popolo del SUD Italia e tale è la necessità a mutare la sottomissione ai governi dell’attuale stato, che sono stati storia di ripetuti torti e soprusi, tutti diretti a tenere sottomesso il popolo di questo territorio, sin da quando era unito come popolo delle Due sicilie.
Per dimostrarlo ecco che si sottopongono all'esame di tutti gli uomini imparziali e in buona fede i fatti dei continui governi.
1. Hanno sempre schivato la necessità di fare leggi per promuovere la vera rinascita economica e sociale, necessarie per le persone del luogo, dopo che dall’invasione senza dichiarazione di guerra del 1860, tutto il territorio in discussione, fu barbaramente razziato, spogliato di ogni risorsa industriale per favorire il nord del paese e tenuto chiusi gli istituti scolastici e università per divulgare l’ignoranza e favorire l’emigrazione fino ad allora sconosciuta a questo popolo. Ed ha costretto i nostri concittadini fatti prigionieri a portare le armi contro il loro paese, i loro conterranei e a diventare carnefici dei loro amici e confratelli, o a cadere uccisi per mano di questi. Scatenando una guerra lunga dieci anni e disprezzando i patrioti legittimisti verso l’opinione pubblica mondiale con l’appellativo di briganti, mentre invece erano loro i tagliatori di teste e squartatori di donne.
2. Pur avendo questo territorio una popolazione superiore al resto dello stato italiano, hanno fatto in modo sin dall’inizio, che non ci fossero troppi rappresentanti in parlamento, così che sempre in minoranza, non si è mai potuto far valere i diritti del popolo.
3. Hanno favorito lo sviluppo di un’area del paese(quella del nord), trascurando, volontariamente, i diritti e i bisogni della popolazione meridionale, preoccupandosi solo che potessero arrivare in buone condizioni a lavorare nelle fabbriche stanziate tutte al nord, perchè avevano bisogno di manodopera.
4. Hanno favorito la nascita della criminalità organizzata(camorra, mafia, ndrangheta, Scu)qualificando noti criminali come funzionari statali, sindaci, governatori, consiglieri, sollevandoli al rango di politici mediante i quali tengono sotto controllo il territorio e lo stesso popolo, stando bene attenti ad ogni segnale di recupero e facendo in modo che non ci sia rinascita popolare. E lì dove i governi locali sono stati ritenuti sciolti per associazione mafiosa, viene a governare un commissario speciale dello stato, così che i governi hanno poteri diretti su questi territori.
5. Hanno stabilito nuove cariche, tra familiari loro, istituendo nuovi organi d’ufficio e stabilendo nuovi stipendi esagerati solo per generare nuove tasse e balzelli che il popolo, nel suo modo di vivere arrangiandosi e non avendo avuto un lavoro, non riesce a pagare.
6. Hanno fatto in modo che, non avendo un lavoro e volendo lavorare, i meridionali si dedicassero alla carriera militare o nella Polizia per poter guadagnare uno stipendio, ma con il rischio di morire per le strade o peggio ancora, trovando la morte in terre lontane, quando, è bene che si sappia, un Duosiciliano non ha mai fatto guerra a nessuno essendo pacifico e di spirito allegro.
7. Con la scusa di faide mafiose, hanno mandato sempre più spesso i militari per le strade delle città del Sud, sovrapponendosi alle autorità locali. Una vera e propria azione coloniale degna del XIX secolo.
8. Hanno fatto in modo così, di far nascere un certo odio tra le popolazioni del nord e il popolo duosiciliano, il quale è sempre deriso, schernito e soggetto,nel tempo, a maltrattamenti fisici fino ai primi del ‘900 e ora a maltrattamenti psichici.
9. Hanno fatto in modo che al Sud le tasse sono superiori a quelle del nord, come le quote assicurative, che arrivano anche al 300%. Vita, Libertà, Giustizia e Felicita non sono tutelate nei territori di questo popolo:le Due Sicilie.
10. Hanno sradicato la nostra radice storica, trasportando al nord tutto ciò che di buono avevamo. Siamo stati derubati in tutti i sensi e soprattutto insegnandoci a scuola delle menzogne per quanto riguarda il risorgimento, manipolando le nostre menti e rendendoci, così, schiavi dell’invenzione del meridionale sporco e nullafacente.
11. Non hanno ascoltato le grida di aiuto di ognuno di noi che hanno continuato a scrivere ai vari governi e capi di stato, da qualsiasi canale e ultimamente anche via web, ma le mancate risposte e i loro silenziosi comportamenti non trovano eguali tra i monarchi di un tempo, e sono del tutto indegni di un capo di una nazione civile e moderna. Sono di questi governi italici tutte queste e altre azioni, per mezzo delle quali si può definire un tiranno, inadatto a governare un vero popolo libero. Infatti visto che non c’è più niente da rubare al popolo duosiciliano, il peso delle malefatte storiche e dell’incapacità governativa, sta ricadendo anche sui popoli del nord. Dobbiamo perciò, necessariamente rassegnarci alla separazione dal resto dell’Italia e che per diritto internazionale e divino la Napolitania deve essere uno Stato Libero e Indipendente, distaccandosi da Roma capitale d’Italia e che, come tale, ha pieno potere di contrarre alleanze, stabilire commercio e compilare tutti gli altri atti e le cose che gli stati indipendenti possono a buon diritto fare. E in appoggio a questa dichiarazione, con salda fede nella protezione della Divina Provvidenza, reciprocamente impegniamo le nostre vite, i nostri beni e il nostro sacro onore.
Antonio Iannaccone