mercoledì 25 febbraio 2009

«Napoli Studios» televisivi di Bagnoli

tratto da: Napolipuntoacapo.it

ATTENZIONE MENTRE I RIFLETTORI SONO ACCESI SULLO STOP AGLI STUDIOS,PROSEGUE PER BAGNOLI UNO SCANDALO ANCORA MAGGIORE: OGGI A TORINO E DOMANI A MILANO I "SOLITI NOTI" PER UNA CLAMOROSA SPECULAZIONE IMMOBILIARE.
martedì 24 febbraio 2009
La Regione Campania si è ripresa i circa 20 milioni di euro destinati alla realizzazione dei «Napoli Studios» televisivi di Bagnoli. L’assessore al Turismo e a Beni culturali, Claudio Velardi, ha deciso di dirottare i fondi di competenza del suo assessorato su altri interventi «in grado - dice - di creare una reale ricaduta turistica sul territorio». Questo con ampia cronaca sui giornali accadeva ieri fotogrAfando per l’ennesima volta una improvvisata, inefficace e avvilente regia istituzionale per il decollo di Bagnoli.Questa volta siamo in perfetta sintonia con l’assessore Velardi che ribadisce " per me Bagnoli dovrebbe essere destinata completamente alla sua vocazione turistico-ricettiva."Questa e’ la posizione che da sempre porta avanti Napolipuntoacapo al punto che chiedemmo all’assessore Velardi di inserire l’argomento Bagnoli nella cabina di regia del turismo e soprattutto rassegnare le dimissioni in senso di protesta se non fosse ,quale principale esponente istituzionale che si occupa di turismo a livello locale,riuscito finalmente a fare i modo che questa area della città venisse integralmente destinata alla sua attivita’turistico- ricettiva.Ma mentre tutti ora si concentarno sul caso degli Studios ,procede in sordina un progetto,sempre a Bagnoli, che è un vero e proprio scandalo.

Riportiamo quello che da mesi denunciamo:

"I SOLITI NOTI TENTANO IL COLPO IMMOBILIARE A BAGNOLI! E’ STAO PUBBLICATO UN BANDO DA FERMARE ASSOLUTAMENTE!( LO TROVATE ALLEGATO IN DOCUMENTI ALLEGATI).SI TRATTA , A NOSTRO AVVISO,DI UNA VERA E PROPRIA SPECULAZIONE IMMOBILIARE STRUTTURATA DA COMUNE,REGIONE,CAMERA DI COMMERCIO,UNIONE DEGLI INDUSTRIALI CON LA CREAZIONE DI UNA SOCIETA’ AD HOC, CHE VEDE TRA AMMINISTRATORI E FUNZIONARI PERSONE CHE HANNO IMPORTANTI INCARICHI PROPRIO ALL’UNIONE DEGLI INDUSTRIALI CON UN IMBARAZZANTE ESPOSIZIONE DELLA PRINCIPALE ASSOCIAZIONE DI CATEGORIA.UN PASTiCCIACCIO CHE DEVE ESSERE FERMATO PRINCIPALE CRITICA AL POLO AMBIENTALE E’ APPUNTO QUELLA CHE SI INSIEDANO IMPRESE( TUTTE ANCORA DA IDENTIFICARE)IN UN’AREA CHE DOVREBBE FINALMENTE ESSERE DESTINATA ALLA PROPRIA VOCAZIONE TURISTICO-RICETTIVA MENTRE ESISTE LA ZONA NAPOLI EST,COMPLETAMENTE DEGRADATA, DOVE GIA’ ESISTONO IMPRESE TECNOLOGICHE CHE POTREBBERO ,INSIEME AD ALTRI INSEDIAMENTI,RIQUALIFICARE IN QUELLA ZONA L’INDUSTRIA NAPOLETANA.ORA L’ENNESIMA FARSA. IL GOVERNO CONDIVIDE LA PROPOSTA PRESENTATA DALLA REGIONE CAMPANIA DI CONSIDERARE APPUNTO LA ZONA NAPOLI EST UNA ZFU, OSSIA UNA ZONA FRANCA URBANA, OVE SARANNO RICONOSCIUTE IMPORTANTI AGEVOLAZIONI FISCALI ALLE IMPRESE CHE SI INSIEDANO.E A NAPOLI COSA FACCIAMO? DECIDIAMO DI TROVARE 100 IMPRESE, INSEDIARLE A BAGNOLI PER CONSENTIRE UN "AFFARE" A VARI PERSONAGGI,MORTIFICARE ANCORA UNA VOLTA QUESTA AREA,E IMPEDIRE A QUESTE IMPRESE DI POTRE OTTENERE LE AGEVOLAZIONI FISCALI CHE AVREBBERO AVUTO SE FOSSERO STATE INSEDIATE A NAPOLI EST,DESTINAZIONE OTTIMALE PER L’INDUSTRIA E IDENTIFICATA COME ZFU INSOMMA SI CREA UN’AREA A FISCALITA’ AGEVOLATA PER LE IMPRESE E POI SI PIAZZANO LE IMPRESE FUORI DA QUESTA AREA MENTRE CONTEMPORANEAMENTE CI SI PRIVA DEL TESORO BAGNOLI.


"E cosa succede oggi a Torino?Oggi, 24 FEBBRAIO, intera giornata di incontri con i vertici torinesi di Confindustria e con le principali imprese piemontesi che si occupano di ambiente e di innovazione alle quali verranno illustrate le caratteristiche del polo e i servizi a disposizione delle aziende che acquisteranno gli spazi all’interno della struttura, promossa dalla Regione Campania tramite il centro di competenza Amra (Analisi e monitoraggio rischio ambientale) e la Camera di commercio di Napoli su iniziativa dell’Unione degli industriali di Napoli. Il giorno successivo invece, seconda tappa presso la sede dell’Assolombarda a Milano. La due giorni di presentazione del polo tecnologico dell’ambiente è a cura dell’amministratore delegato del consorzio Pta Paolo Minucci Bencivenga; di Gaetano Manfredi, consigliere d’amministrazione di Amra; Fabio Rossi, responsabile unico del procedimento del Pta e Mario Hubler, direttore generale di Bagnolifutura. Per Confindustria Torino saranno presenti il presidente dell’Unione degli industriali Gianfranco Carbonato e Massimo Settis, responsabile del servizio Energia e Ambiente. Il giorno dopo invece, presso la sede dell’Assolombarda, dopo l’introduzione di Roberto Testore, consigliere incaricato per l’ambiente ed Energia, sono previsti gli interventi di Paolo Gasperini, presidente del centro di competenza Amra e dell’amministratore delegato Igino Della Volpe. Il polo tecnologico dell’ambiente si estende all’interno dell’area 4 del piano urbanistico di Bagnoli la cui superficie sarà di 68mila metri quadrati per un totale di circa 200 milioni di euro di investimenti.Insomma si procede indisturbati in un’operazione gravissima.Occore fermare tutto in modo da consenire una ripianificazione complessiva dell’area di Bagnoli.Sarebbe assurdo che si consentisse un vero e proprio attentato speculativo e immobiliare firmato soliti noti e cioe’ Camera di Commercio,Regione e Unione degli industriali di Napoli

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L 'INDIPENDENZA

L'Indipendenza
I N D I P E N D E N C Y
Oggi, amici, vi dico di non indugiare oltre, e non disperarsi neanche di fronte alle difficoltà che oggi ci vengono messi dinnanzi. Io voglio, che un giorno la nazione Napolitana si sollevi e faccia valere i propri diritti, e cioè che tutti gli uomini sono stati creati uguali e quindi che non ci sia più emigrazione, ma che ogni meridionale possa trovare il proprio lavoro nel suo territorio come fanno gli italiani del nord. E’ un nostro diritto inalienabile. Io voglio, che un giorno, i nostri figli possano aver la scelta di vivere, lavorare e morire, nelle nostre terre, nelle nostre città, nella felice patria dei nostri avi, che pur combattendo non riuscirono a scrollarsi di dosso le malandrine mani di tiranni antichi e moderni, che hanno ucciso, distrutto e saccheggiato, alla pari dei barbari distruttori dell’Impero Romano, ma non ricordo Unni, Vandali o Goti, che abbiano deportato i propri nemici in lager e poi sciolti nella calce viva, o che per rappresaglia abbiano infierito sulla popolazione inerme, squartando e violentando donne e bambini colpevoli solo di appartenere alla resistenza del popolo invaso. Io voglio, che un giorno persino le organizzazioni internazionali, a iniziare dall’ONU, riconoscano, come gia hanno sottoscritto in più trattati, il diritto costituzionale di un popolo ad esistere, in quanto, gli abitanti del Sud della penisola italica sono un popolo con eguale cultura, storia, religione e vita sociale, e questo ci dà il diritto ad avere un proprio governo, e a proclamarci stato indipendente.
Quando nel corso di eventi umani, sorge la necessità che un popolo sciolga i legami politici che lo hanno stretto ad un altro popolo ed assuma tra le potenze della terra lo stato di potenza separata ed uguale a cui le Leggi della Natura e del Dio della Natura gli danno diritto, un conveniente riguardo alle opinioni dell'umanità richiede che quel popolo dichiari le ragioni per cui è costretto alla secessione. Noi riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita , la Libertà , e la ricerca della Felicità; che per garantire questi diritti sono istituiti tra gli uomini governi che derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati; che ogni qualvolta una qualsiasi forma di governo tende a negare questi fini, il popolo ha diritto di mutarla o abolirla e di istituire un nuovo governo fondato su tali principi e di organizzarne i poteri nella forma che sembri al popolo meglio atta a procurare la sua Sicurezza e la sua Felicità. Certamente, prudenza vorrà che i governi di antica data non siano cambiati per ragioni futili e peregrine; e in conseguenza l'esperienza di sempre ha dimostrato che gli uomini sono disposti a sopportare gli effetti d'un malgoverno finché siano sopportabili, piuttosto che farsi giustizia abolendo le forme cui sono abituati. Ma quando una lunga serie di abusi e di malversazioni, volti invariabilmente a perseguire lo stesso obiettivo, rivela il disegno di ridurre gli uomini all'assolutismo, allora è loro diritto, è loro dovere rovesciare un siffatto governo e provvedere nuove garanzie alla loro sicurezza per l'avvenire.
Tale è stata la paziente sopportazione del popolo del SUD Italia e tale è la necessità a mutare la sottomissione ai governi dell’attuale stato, che sono stati storia di ripetuti torti e soprusi, tutti diretti a tenere sottomesso il popolo di questo territorio, sin da quando era unito come popolo delle Due sicilie.
Per dimostrarlo ecco che si sottopongono all'esame di tutti gli uomini imparziali e in buona fede i fatti dei continui governi.
1. Hanno sempre schivato la necessità di fare leggi per promuovere la vera rinascita economica e sociale, necessarie per le persone del luogo, dopo che dall’invasione senza dichiarazione di guerra del 1860, tutto il territorio in discussione, fu barbaramente razziato, spogliato di ogni risorsa industriale per favorire il nord del paese e tenuto chiusi gli istituti scolastici e università per divulgare l’ignoranza e favorire l’emigrazione fino ad allora sconosciuta a questo popolo. Ed ha costretto i nostri concittadini fatti prigionieri a portare le armi contro il loro paese, i loro conterranei e a diventare carnefici dei loro amici e confratelli, o a cadere uccisi per mano di questi. Scatenando una guerra lunga dieci anni e disprezzando i patrioti legittimisti verso l’opinione pubblica mondiale con l’appellativo di briganti, mentre invece erano loro i tagliatori di teste e squartatori di donne.
2. Pur avendo questo territorio una popolazione superiore al resto dello stato italiano, hanno fatto in modo sin dall’inizio, che non ci fossero troppi rappresentanti in parlamento, così che sempre in minoranza, non si è mai potuto far valere i diritti del popolo.
3. Hanno favorito lo sviluppo di un’area del paese(quella del nord), trascurando, volontariamente, i diritti e i bisogni della popolazione meridionale, preoccupandosi solo che potessero arrivare in buone condizioni a lavorare nelle fabbriche stanziate tutte al nord, perchè avevano bisogno di manodopera.
4. Hanno favorito la nascita della criminalità organizzata(camorra, mafia, ndrangheta, Scu)qualificando noti criminali come funzionari statali, sindaci, governatori, consiglieri, sollevandoli al rango di politici mediante i quali tengono sotto controllo il territorio e lo stesso popolo, stando bene attenti ad ogni segnale di recupero e facendo in modo che non ci sia rinascita popolare. E lì dove i governi locali sono stati ritenuti sciolti per associazione mafiosa, viene a governare un commissario speciale dello stato, così che i governi hanno poteri diretti su questi territori.
5. Hanno stabilito nuove cariche, tra familiari loro, istituendo nuovi organi d’ufficio e stabilendo nuovi stipendi esagerati solo per generare nuove tasse e balzelli che il popolo, nel suo modo di vivere arrangiandosi e non avendo avuto un lavoro, non riesce a pagare.
6. Hanno fatto in modo che, non avendo un lavoro e volendo lavorare, i meridionali si dedicassero alla carriera militare o nella Polizia per poter guadagnare uno stipendio, ma con il rischio di morire per le strade o peggio ancora, trovando la morte in terre lontane, quando, è bene che si sappia, un Duosiciliano non ha mai fatto guerra a nessuno essendo pacifico e di spirito allegro.
7. Con la scusa di faide mafiose, hanno mandato sempre più spesso i militari per le strade delle città del Sud, sovrapponendosi alle autorità locali. Una vera e propria azione coloniale degna del XIX secolo.
8. Hanno fatto in modo così, di far nascere un certo odio tra le popolazioni del nord e il popolo duosiciliano, il quale è sempre deriso, schernito e soggetto,nel tempo, a maltrattamenti fisici fino ai primi del ‘900 e ora a maltrattamenti psichici.
9. Hanno fatto in modo che al Sud le tasse sono superiori a quelle del nord, come le quote assicurative, che arrivano anche al 300%. Vita, Libertà, Giustizia e Felicita non sono tutelate nei territori di questo popolo:le Due Sicilie.
10. Hanno sradicato la nostra radice storica, trasportando al nord tutto ciò che di buono avevamo. Siamo stati derubati in tutti i sensi e soprattutto insegnandoci a scuola delle menzogne per quanto riguarda il risorgimento, manipolando le nostre menti e rendendoci, così, schiavi dell’invenzione del meridionale sporco e nullafacente.
11. Non hanno ascoltato le grida di aiuto di ognuno di noi che hanno continuato a scrivere ai vari governi e capi di stato, da qualsiasi canale e ultimamente anche via web, ma le mancate risposte e i loro silenziosi comportamenti non trovano eguali tra i monarchi di un tempo, e sono del tutto indegni di un capo di una nazione civile e moderna. Sono di questi governi italici tutte queste e altre azioni, per mezzo delle quali si può definire un tiranno, inadatto a governare un vero popolo libero. Infatti visto che non c’è più niente da rubare al popolo duosiciliano, il peso delle malefatte storiche e dell’incapacità governativa, sta ricadendo anche sui popoli del nord. Dobbiamo perciò, necessariamente rassegnarci alla separazione dal resto dell’Italia e che per diritto internazionale e divino la Napolitania deve essere uno Stato Libero e Indipendente, distaccandosi da Roma capitale d’Italia e che, come tale, ha pieno potere di contrarre alleanze, stabilire commercio e compilare tutti gli altri atti e le cose che gli stati indipendenti possono a buon diritto fare. E in appoggio a questa dichiarazione, con salda fede nella protezione della Divina Provvidenza, reciprocamente impegniamo le nostre vite, i nostri beni e il nostro sacro onore.
Antonio Iannaccone